Cari colleghi,
oggi ho letto l’articolo Albo unico: stop al Far West delle business card di Massimo Morici su Advisor Online.
Tale articolo riporta le considerazioni di Assoreti, tramite circolare interna n. 21 del 16 giugno 2016, sulla denominazione con cui ci presentiamo sui nostri biglietti da visita.
Penso che a pochi piacesse l’appellativo di “promotore finanziario” e le case mandanti hanno creato delle denominazioni anglofone più suggestive tipo “family banker”, “private banker”, “life banker”, “personal financial advisor” e altre, al fine di imporre un brand aziendale.
E queste denominazioni hanno solleticato il nostro ego e sono diventate di uso comune.
Ora, però, la legge è tornata a chiamarci ” consulenti finanziari”, grazie anche ad una battaglia ventennale di Anasf.
La Consob non ha emanato regolamenti ostativi alla prassi già comune e la circolare di Assoreti prosegue su queste linea di condotta.
Invito, però, tutti i colleghi ad essere orgogliosi di essere chiamati “Consulenti Finanziari” e ad invitare le proprie mandanti ad inserirlo nei propri biglietti da visita.
Questa denominazione è solo il primo passo di un percorso ancora lungo per il riconoscimento sociale della nostra figura professionale.
Mario Martino 