Al fine di migliorare ulteriormente la selezione dei comparti da inserire nei portafogli modello, sono giunto ad una evoluzione del metodo Top Rating Selection.
Tale evoluzione nasce dall’esigenza di affrancarmi dai ratings Morningstar e MoneyMate, che finora ho utilizzato come filtro per la selezione.
Tali ratings continuano ad essere validi ma presentano alcuni piccoli inconvenienti che, a volte, mi vanno ad escludere alcuni comparti che risultano eccellenti con la classificazione per indice omega.
Facciamo degli esempi.
Morningstar effettua la sua classificazione per asset class ma alcuni ISIN non li prende in considerazione.
Questo avviene quando un comparto presenta un ISIN con classe hedge.
Ad esempio Morgan Stanley US Advantage con valuta USD ha 5 stelle ma lo stesso comparto in classe EUR hedge non viene classificato e risulta senza stelle, quando invece ha un ottimo indice omega.
Inoltre la mia personale classifica per indice omega riesce ad anticipare la variazione, positiva o negativa, che Morningstar apporta alle sue stelle.
Il rating MoneyMate effettua la classificazione per profilo di rischio, molto utile per la creazione dei portafogli.
I profili di rischio seguono le indicazioni fornite da ESMA, suddividendo i comparti in base alla loro volatilità; tale suddivisione la vediamo praticamente riportata anche nei KIID.
Una piccola anomalia si verifica quando un comparto, che ha una volatilità al confine tra un profilo e l’altro, cambia profilo. Tale cambio può comportare la variazione, positiva o negativa, del rating, anche se il comparto mantiene la stessa efficienza per indice omega. Questa variazione può comportare l’esclusione del comparto dai portafogli modello, anche se in effetti non lo merita.
Per questi motivi le future selezioni verranno effettuate considerando solo l’indice omega, effettuando una media dei punteggi ottenuti nelle classifiche da 1 a 5 anni.