RIFERIMENTI NORMATIVI:
Decreto legge n. 66 del 24 aprile 2014
Circolare Agenzia delle Entrate, 8/E/2014
ASPETTI GENERALI:
Il DL 66/2014 introduce alcune importanti novità, indicate di seguito:
– introduzione da maggio 2014 del credito di 640 € (80 € al mese) sui redditi di lavoro dipendente (con esclusione delle pensioni erogate da enti di primo pilastro) e su alcune tipologie di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente;
– incremento dell’aliquota di tassazione dei rendimenti finanziari dal 20 al 26% a decorrere dal 1° luglio 2014 (esclusi rendimenti dei titoli pubblici o equiparati che restano al 12,5% e quelli dei fondi pensione fermi all’11%).
80 € al mese: funzionamento
Il bonus Irpef viene calcolato sul reddito complessivo annuo (al netto del reddito dell’unità
immobiliare adibita a ad abitazione principale e delle relative pertinenze) e viene diviso per il numero di stipendi che verranno percepiti da maggio a fine anno. Il bonus viene rapportato al periodo di lavoro svolto nell’anno ed è riconosciuto automaticamente in busta paga.
Per redditi compresi tra 8.000 e 24.000 € la detrazione di € 640. Per i redditi compresi tra i 24.000 e 26.000, invece, la detrazione viene calcolata in base al reddito. Di seguito una tabella che indica l’importo da suddividere per le mensilità da maggio a dicembre 2014 (si ipotizza un lavoratore dipendente che lavora tutto il 2014).
Reddito complessivo Bonus annuo
da 0 a 8.000 € 0
da 8.000 a 24.000 € 640
24.500 € 480
25.000 € 320
25.500 € 160
da 26.000 € in poi 0
80 € al mese: come averli aumentando il versamento nel fondo pensione
Il bonus di 80 € al mese scatta in relazione al reddito complessivo (al netto del reddito
dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze).
Data la formulazione tecnica della norma, effettuando dei versamenti di contributi volontari tramite il datore di lavoro, è possibile abbassare il reddito di lavoro dipendente e quindi anche il reddito complessivo sotto una soglia tale da poter beneficiare del bonus.
Ecco 2 esempi:
A. Reddito da lavoro dipendente: € 26.000
Se verso 2.000 € nel fondo pensione tramite datore di lavoro, oltre a recuperare 540 € per la deduzione (27%) ho anche il bonus di 640 €, che non mi spetterebbe in mancanza di versamento.
Sintesi: 2.000 € nel fondo pensione mi costano 820 € di reddito netto in meno (2000-1180). In altre parole, versando 2.000 € nel fondo pensione, se ne recuperano 1.180.
B. Reddito da lavoro dipendente: € 28.500
il 27% di che non mi spetterebbe in mancanza di versamento.
Sintesi: 4.500 € nel fondo pensione mi costano 2.590 € di reddito netto in meno (4.500-1.910). In altre parole, versando 4.500 € nel fondo pensione, se ne recuperano 1.910.
Per memoria si riportano gli scaglioni e le relative aliquote marginali Irpef vigenti, alle quali andrebbero sommate le addizionali comunali e regionali
Reddito complessivo Aliquota marginale
fino a € 15.000 23% sull’intero importo
oltre € 15.000 e fino a € 28.000 27% per la parte eccedente 15.000
oltre € 28.000 e fino a € 55.000 38% per la parte eccedente 28.000
oltre € 55.000 e fino a € 75.000 41% per la parte eccedente 55.000
oltre a € 75.000 43% per la parte eccedente 75.000