Dal 1° al 3 ottobre la mostra è riservata ai clienti Azimut.
Dal 4 al 31 ottobre la mostra è aperta al pubblico nei giorni feriali solo previa prenotazione.
Possibilità di visite guidate dalle 16.00 alle 21.00.
A grande richiesta l’evento viene prorogato fino al giorno 8 novembre 2013.
Per info e prenotazioni: mario.martino@azimut.it – 3358379347
Dal comunicato stampa:
Azimut, il principale gruppo italiano indipendente nel risparmio gestito, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede di Roma, in Via Flaminia 133, rende omaggio a uno dei pittori italiani più rappresentativi del Novecento: Giacomo Balla (Torino 1871 – Roma 1958).
La mostra Balla, Inventore Mago Profeta curata da Elena Gigli vuole presentare un’antologica di una trentina di lavori realizzati dal pittore tra il 1909 e il 1944. Divisa in 5 sezioni, dai titoli ricavati unicamente dalle frasi del pittore, ripercorre tutta la tematica artistica di Balla. Prima di tutti l’Uomo intuitivo trascendentale con gli autoritratti, realizzati su una lastra di metallo e/o su cartoni riciclati e su tavola dalle cornici più ardite. Vite turbine tempesta è il titolo della II sezione: veniamo introdotti nelle diverse vedute di Villa Borghese, concepite come dittici o trittici con al centro la giovane sposa Elisa e presentati agli Amatori e Cultori di inizio Novecento come un “trionfo della vita quiete e tranquilla” dove “il pittore della natura vi si riafferma in tutta la sua classica e originale maestria”. Il capolavoro Atrio di Palazzo Doria Panphilj ci introduce in un particolare gabinetto di disegni, clou della mostra, dedicato dal pittore futurista all’opera venduta a Londra nel 1914 col titolo Density of air – dynamism of helix (conosciuta come Spessori d’atmosfera) e al dinamismo della linea di velocità e del vortice. L’astrazione è lo stato d’animo che accomuna le opere degli anni venti con un anticipazione dettata dalle due Forze di paesaggio + sensazioni varie esposte da Bragaglia nel 1918, dalla Trasformazione forme e spiriti scelta dall’amico Dorazio nel 1951 (Galleria Origine, Roma). Chiude la sezione due tempere colare e due tele quadrate (77×77) dai colori sgargianti per illuminare la nuova abitazione romana. Con il 1929 la famiglia Balla si trasferisce al quartiere Prati: nella quotidianità’ di via Oslavia troviamo il giallo del ritratto alla cugina Marcucci vicino alla Figlia del sole, ammiriamo la natura viva negli Squilli di rossi del 1939, ci soffermiamo davanti al vandalismo dell’olla caduta a Villa Strolfer come all’armonia solare di Monte Mario dipinti negli anni Quaranta.
Pietro Giuliani, presidente e amministratore delegato del Gruppo Azimut, ha dichiarato: “Siamo particolarmente orgogliosi di poter ospitare queste importanti opere del grande artista futurista che esprimono la tensione alla ricerca e all’innovazione che lo ha accompagnato per tutta la vita. Ricerca e innovazione sono infatti valori guida che condividiamo profondamente e che cerchiamo di mettere in pratica nel nostro lavoro quotidiano. Quando si cerca di costruire valori duraturi nel tempo, arte e finanza possono formare uno splendido connubio.”